Il Centro di Cultura Popolare a San Lorenzo del Vallo
In Italia, nel quadro generale di impegno civico e democratico che seguì la fine della seconda guerra mondiale e del Fascismo, si inserisce la nascita dell’U.N.L.A, fondata il 5 Dicembre 1947, su iniziativa di Anna Maria Lorenzetto, assistente volontario alla cattedra di pedagogia dell’Università di Roma e di un gruppo di studiosi di altissimo profilo, con l’obiettivo di creare un movimento popolare di carattere culturale per la lotta contro l’ analfabetismo tra le popolazioni del Mezzogiorno d’Italia. La Presidenza dell’UNLA venne affidata a Francesco Saverio Nitti, già Presidente del Consiglio nel 1919-1920, carica che tenne fino al febbraio 1953, anno della sua morte. L’UNLA sosteneva che la lotta contro l’analfabetismo dovesse concentrarsi tanto sull’istruzione elementare, di competenza dello Stato, quanto sul recupero degli adulti illetterati. Ma per combattere l’analfabetismo degli adulti occorreva un’organizzazione capillare capace di affrontare i problemi più svariati a seconda delle regioni, dei bisogni e della mentalità delle popolazioni. Con questo intento, l’UNLA promosse i Comitati comunali per la lotta contro l’analfabetismo, e successivamente i Centri di Cultura Popolare, che si ressero fondamentalmente sul lavoro volontario e che, per le spese organizzative, poterono contare su una somma in denaro di un milione di lire donato dalla Banca d’Italia.
In questo contesto, anche a San Lorenzo del Vallo, il 10 agosto 1949 veniva istituito il Centro di Cultura Popolare e la Presidenza venne affidata al Maestro Carmine De Filippo. Riportiamo un estratto di quello che il Maestro Carmine De Filippo scriveva nel primo numero del Giornalino del Centro di Cultura Popolare di San Lorenzo del Vallo, “Sorgi e Cammina”, stampato nel luglio del 1950, recuperato in originale dall’Ascus Folk.
“ … Dopo 10 mesi di lavoro intenso sarà bene fare una disamina di ciò che si è fatto anche perché da questa potremmo dedurne i suggerimenti per meglio operare nel futuro. Il 10 agosto 1949 veniva istituito a San Lorenzo del Vallo, Il Centro di Cultura Popolare, per volere del compaesano Comm. Prof. Giuseppe Tursi, Ispettore Scolastico, Delegato Provinciale per le Scuole Popolari. Egli che ha avuto i natali in questo piccolo borgo ove è rimasto per molti anni, Maestro affettuoso di maggior parte di noi, non poteva dimenticarci e non ci ha dimenticati. Accettai l’incarico con piacere, felice di ritrovarmi ogni sera a discutere con i contadini e gli operai divenendo loro amico, condividendo le loro gioie ed i loro dolori. Avevo già per due anni insegnato nelle Scuole Popolari del mio paese, per cui il compito organizzativo mi si è reso meno difficile e l’affiatarmi ai giovani meno laborioso. In S. Lorenzo, ove non ci si può divertire, ove il contadino e l’artigiano non trovano riposo che in una cantina, l’istituzione del Centro è stata veramente salutare. I giovani accorsero numerosi dal paese e dalla campagna. Chi potrà mai dimenticare, Serra Pietro, Fusaro Vittorio, Algieri Vincenzo e molti altri che a sera, stanchi dal lavoro, percorrono una diecina di Chilometri, per recarsi al Centro, sfidando la notte e molte volte la pioggia? Tutti avevano ed hanno la sete d’apprendere, il desiderio infinito di migliorare la loro cultura. Cosa avrei fatto da solo se non avessi avuto l’aiuto incondizionato dei colleghi: Giordano Guerriero, Bruni Luigi, Parrotta Francesco, Mortati Costantino, Morgese Sante…Nulla! Tutti hanno preso parte a questa lotta senza quartiere contro l’ignoranza.
… Le donne, non meno degli uomini, stimolate dallo stesso bisogno d’apprendere, hanno anche loro gremito l’aula scolastica, nella quale ha sede il Centro. Validamente aiutato dalla Dottoressa Ada Scornaienghi, sono riuscito ad organizzare una sezione femminile che è la prima di tutti i Centri istituiti dall’Unione. Il Centro funziona in una sola aula scolastica in due turni: pomeridiano per le donne e serale per gli uomini. Conta già tra uomini e donne 250 frequentanti, tutti d’età superiore ai 14 anni. Se si tien conto che gli abitanti sono 2000, ivi compresi quelli della campagna e della frazione Peschiera e che gli inferiori ai 14 anni sono circa 900, si può desumere che un quarto della popolazione adulta frequenta il Centro.
…I Maestri ed i liberi i professionisti, intrattengono i frequentanti su problemi che hanno attinenza con la loro vita pratica, discutendone la risoluzione. Si prepara, tenendo particolarmente conto dei desideri espressi dai frequentanti, un piano mensile di lavoro in modo da rendere, quanto più possibile, interessante la conversazione del giorno. Il contadino e l’operaio, che ieri ci guardavano con diffidenza e restavano silenziosi alle nostre domande, vedendo nell’uomo colto quasi, un avversario, oggi ci si confida, chiede, vuole sapere e ci parla di se e della sua famiglia. Il Centro dispone di una piccola Biblioteca che già conta 150 volumi, offerti dall’Unione e, in parte, dall’Umanitaria di Milano e dalla Pia Società S. Paolo di Catania, numerose riviste e giornali. I giovani hanno così modo di leggere e quando incontrano difficoltà, vengono aiutati dai Maestri. Il lavoro manuale, quale mezzo di elevazione, trova grande applicazione, specie tra le donne. L’Unione ha fornito questo Centro di un congruo quantitativo di stoffa, di forbici, filo, bottoni, di una macchina «Singer» e di quanto altro necessario per allestire una Scuola di taglio e cucito. Questa è diretta dal bravo Prof. Carlo Manes della vicina Spezzano, Direttore della «Nuova Aurora Sartoriale », coadiuvato dalle sarte: Signora De Giovanni, Quaglio Rosina e Sigg.ne Aita Carmela e Branca Elia.
Il divertimento fa anche parte delle attività del Centro; esso dà qualche ora di gioia al corpo stanco dalla quotidiana fatica. La radio, il fonografo, la tombola, la dama, ecc. ecc. ed oggi gli undici del Centro indossano la loro bella divisa. Il giuoco del calcio è il preferito ed ora, per quanto senza scarpe, la squadra del Centro, sono certo, saprà battersi con onore. All’attività culturale e ricreativa non poteva non aggiungersi quella assistenziale. A 79 frequentanti sono stati distribuiti indumenti personali, in parte nuovi, avuti dalla Signora Florence Law dell’Associazione Donne Elettrici degli Stati Uniti, a mezzo dell’Unione. Significativa la volontaria offerta di questo Medico Condotto ed Ufficiale Sanitario Dott. Di Pace Natale, di prestare gratuitamente la sua umana e benefica opera in favore dei frequentanti bisognosi. Chi dimenticherà il lavoro silente ed appassionato del giovane Medico?
…Bello è vedere le ragazze attorno alle sartine interessate al ricamo, al taglio e al cucito. Si leggono sul volto d’ognuna i segni d’una grande gioia. Nelle botteghe, per le strade, in campagna e nelle case si parla del Centro: si discute sui quesiti da porre e sui consigli da chiedere …sembra impossibile tutto quanto si è fatto in questo Centro di Cultura Popolale, in una angusta aula scolastica che non misura più di mq 30 di superficie ubicata nel comune vecchio… Oggi, però, stanno per avere inizio i lavori per la costruzione dei padiglioni. L’Unione rendendosi conto della impossibilità di continuare le attività del Centro nell’aula scolastica ha assegnato, per ora, a questo Centro L. 600.000…
Tale somma doveva servire per la costruzione di una sede propria e l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Ostilio Ciliberti, interpretando la unanime volontà dell’intera popolazione, con delibera n° 5 del 24 giugno 1950 concesse gratuitamente un’area di 420 metri quadri, riservandosi il diritto di acquistare il costruendo edificio o di farsi pagare l’area, al prezzo pro tempore, nel caso in cui l’UNLA cessasse l’attività nel paese. Così, tra il 1950 ed il 1951, sorse l’edificio principale del Centro di Cultura Popolare, nel luogo dove oggi si trova il Centro Anziani, e sorse soprattutto per la buona volontà e collaborazione degli stessi frequentanti del Centro che, gratuitamente, prestarono la loro manodopera per diverse giornate lavorative. Il Centro successivamente, s’ingrandì con la costruzione dei locali posteriori che vennero adibiti a refettorio per i bambini bisognosi della scuola elementare e a laboratorio artigianale. Dopo il 1965 l’attività di alfabetizzazione cessò ed il Centro si trasformò in un Centro di Lettura dove si tenevano conferenze e dibattiti e nel quale, gruppi di giovani, riuniti in clubs culturali, ricreativi, sportivi e artistici s’incontravano e discutevano. Dopo la metà degli anni ’80, e per lunghi anni, il Centro venne abbandonato! Ad oggi, l’intera area, è oggetto di un progetto di ristrutturazione e recupero ormai completato e i nuovi locali verranno adibiti a sede del Centro Anziani e di aggregazione sociale.
Il M° De Filippo chiudeva il giornalino del Centro scrivendo … La nostra buona volontà, l’inestinto desiderio d’essere utili alla società di cui facciamo parte e la fede d’adoperarci per il bene del nostro popolo, hanno sempre sorretto e sorreggono la nostra missione d’educatori che non ha, e non deve avere, limiti di spazio e di tempo.
Pubblichiamo anche le scansioni della copia originale del giornalino del 1950 e alcune foto del Centro e dei frequentanti.
Fonti: Giornalino Sorgi e Cammina – Ascus Folk : archivio storico-fotografico – C. Scorza: Spigolature storiche su San Lorenzo del Vallo, 2° edizione