di Francesco Maiolino – L’Ascus Folk, associazione culturale folkloristica sallorenzana, è nata nel 1992 con l’obiettivo di tutelare e soprattutto divulgare un lungo lavoro di ricerca del patrimonio storico-fotografico del nostro paese e per far conoscere alle nuove generazioni le origini del nostro dialetto, gli antichi costumi dei nostri Padri, i canti, i detti , i proverbi e le poesie d’amore tradizionali di San Lorenzo del Vallo. E’ iniziato tutto a metà degli anni settanta, eravamo un gruppetto di amici, eravamo ragazzi e come tutti i ragazzi in quegli anni, eravamo cresciuti per strada, tra le strade del nostro paese; ne conoscevamo ogni pietra, ogni angolo, ogni vicolo; i rioni non avevano segreti: a Chiazza, u Larigu, a Trotta, i Scoli, a Vucc’ u Puzzu, Arriatu i Vineddi…. Nelle sere d’estate, con la nostra immancabile chitarra, ci ritrovavamo sulle scalinate del Comune vecchio o in piazza, a ri pisuali, oppure al muretto di fronte a ra funtana du Pontu, per cantare e chiacchierare fino a tarda notte. Una sera, trovammo la fontana du pontu pitturata con un luccicante smalto grigio, la vecchia graniglia ambrata della fontana non si vedeva più. I vecchi tubi dell’acqua, erano stati sostituiti con dei moderni e fiammanti rubinetti in acciaio cromato. Cos’era successo?… Semplicemente la vecchia fontana du pontu aveva cambiato aspetto. Fu allora che un tarlo si insinuò nelle nostre giovani menti: come nella normale evoluzione delle cose probabilmente prima o poi tutto sarebbe cambiato. I luoghi storici del nostro paese, a Trotta, u Castiaddru, a Chiazza, a Fischia, u Pontu, a Pipana, sarebbero cambiati? Pensammo agli anziani, custodi della saggezza e della cultura popolare, prima o poi ci avrebbero lasciati, avremmo perso quell’ enorme bagaglio culturale? Pensammo agli adulti che spesso ci facevano ascoltare le serenate che da giovani avevano cantato sotto le finestre della donna amata, col tempo avremmo forse dimenticato quelle meravigliose poesie d’amore?
Ecco…Così ebbe inizio quel meraviglioso progetto che ci ha portato alla raccolta di oltre mille foto, luoghi e persone fissati per sempre in modo indelebile, la nostra memoria storica-fotografica. Quel progetto che ci ha portato nel 1984 alla registrazione dalla viva voce dei protagonisti di oltre 100 tra canti, detti, proverbi e poesie d’amore e alla successiva publicazione nel 1998 del libro “Prima antologia in dialetto Sallorenzano di canti e detti popolari”. Quel Progetto che ci ha portato alla formazione del gruppo minifolk, il nostro fiore all’occhiello per tanti anni e alla formazione del gruppo musicale Ascus Folk che ha creato e curato l’arrangiamento di 10 brani musicali in dialetto sallorenzano costruiti utilizzando i testi degli antichi canti e delle poesie d’amore. E infine ci ha portato alla realizzazione del sito web dell’Ascus folk, un enorme contenitore all’interno del quale è stato caricato tutto il materiale disponibile per renderlo fruibile a chiunque abbia voglia di ritrovare e rivedere un po’ del nostro passato.
E’ stato un viaggio lungo, una grande passione, è stata una meravigliosa avventura condivisa in questi ultimi trent’anni soprattutto con Damiano Martucci, Tonino Bosco e Pinuccio Capriolo… ormai conosciamo a memoria ogni singola nota di tutti i canti, conosciamo a memoria ogni singola parola di tutti i detti, proverbi e poesie, conosciamo a memoria ogni singolo dettaglio di tutte le foto raccolte…come eravamo lo sappiamo benissimo e non lo scorderemo… ma adesso il nostro sogno, il nostro desiderio è quello di poter sapere, come saremo!!!
Grazie per sempre al nostro storico di riferimento, Maestro di vita e di cultura Prof. Cosimo Scorza e a tutti quelli che hanno collaborato.
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