Il Castello di Jentilino è situato in contrada Fedula nel comune di San Lorenzo del Vallo. Secondo alcune carte medievali, risale al 950, ai tempi delle prime grandi invasioni saracene. Dall’analisi dei ruderi si notano più ricostruzioni, infatti, più in basso dell’attuale cinta muraria poligonale, si vedono ancora i resti di una analoga cinta muraria più antica, probabilmente quella esistente alla venuta di Roberto il Guiscardo, mandato dal fratello intorno al 1047. Il Guiscardo fece la fortuna dei Normanni in Italia Meridionale, partendo proprio da questo castello, dopo averlo adeguatamente ”ristrutturato”, gli cambiò il nome da ”CASTRUM SCRIBLAE” in ”CASTRUM JENTILINI”, come divenne poi noto nelle carte medioevali, per onorare la terra ospitale.
Il castello è costruito su uno strato di roccia arenaria, con un sotterraneo ampio e profondo, adibito a vari usi a seconda delle necessità, a prigione o a serbatoio di acqua. Di forma poligonale, tipica delle costruzioni normanne, con una torre di guardia alta più di quattro piani che dominava tutta la pianura sottostante e l’altopiano di Fedula, sicuramente doveva difendere l’antica via Popilia. Infine, è da notare che il castello è posto, non a caso, nel punto più stretto della pianura dell’Esaro su una collina dai fianchi molto ripidi e si prestava perciò come opera di fortificazione e difesa. Intorno al 1065 Roberto il Guiscardo istituì numerosi feudi, tutti dati in beneficio ai suoi fedeli collaboratori, per cui nel quadro dell’organizzazione feudale delle terre conquistate furono creati anche i feudi di Fedula (Fedula deriva da “Feudulum” che significa piccolo feudo) e Jentilino. Con molta probabilità questi feudi costituirono una ”Defensa” esclusiva, riserva di caccia dei Principi normanni fino alla morte di Federico II di Svevia, che pure li nomina nella corrispondenza con la contea di Altomonte. Successivamente i feudi di Fedula e Jentilino passarono ai Sangineto di Altomonte e per matrimonio ai Sanseverino di Bisignano, che istituirono il diritto di passo sia sulla sottostante strada consolare che sulla ”Scafa”(passaggio con barche del fiume Esaro) che si trovava poco ad ovest dove in epoca contemporanea è stato costruito il ponte Esaro per Fedula ed Altomonte. Intorno al 1623 don Ferrante Alarcon uni i feudi di Fedula e Jentilino con quello di San Lorenzo comprandoli definitivamente da Pietro Cosca, duca di S. Agata. Da questo periodo iniziò la decadenza del Feudo e del Castello di Jentilino, la maggior parte della popolazione si trasferì al casale S. Lorenzo e Jentilino non fu più censito.
Il territorio di Fedula è suddiviso nelle seguenti contrade: Comunella, Concio Longo, Laccata, Malerose, Patriarca, Peschiera, Piano del Lago, Santa Croce, Terzo di Firmo, Valle del Gelso, Valle di Paola. Nato inizialmente come contrada del comune di San Lorenzo del Vallo, nell’anno 2006 è stato trasformato in frazione.
Fonti: C. Scorza, Spigolature Storiche su San Lorenzo del Vallo, 1971-