In memoria di Cosimo de Marco (1953-2021), per aver cantato e portato nel cuore
il suo paese natio!!
Cosimo De Marco in arte “Sabici”, nasce a San Lorenzo del Vallo il 6 giugno 1953. La sua è una storia di emigrante, che resta legato attraverso la propria musica, alle proprie radici quelle calabresi e soprattutto sallorenzane. Ma per risalire all’origine di questo nome d’arte, decisamente fantasioso, bisogna tornare alle scuole elementari, nella terza classe, quando bambino stava alla lavagna per scrivere le lettere dell’alfabeto e i suoi compagni lo scherzavano ripetendo “a-b-c” e da lì la trasformazione in nome d’arte “Sabici” è stata semplice.
La passione di Sabici per la musica viene da lontano, « a 5 anni ,racconta, andavo alla forgia e c’erano i circhi che venivano nei paesi e organizzavano serate con le persone, io ero sempre presente per cantare». La crescita nel suo paesello avviene felicemente, ma il bisogno di trovare un lavoro è impellente. A 18 anni Sabici parte per cercare un lavoro, arriva a Genova ma vi resta poco tempo, è così costretto ad emigrare in Svizzera dove lavora come fabbro saldatore fino a 23 anni. Torna in Italia a Bologna dove lavora per una ditta che lo porta continuamente a spostarsi per tre anni. Poi trascorre altri 2 anni a Milano dove non riesce a trovare facilmente casa, visto che spesso i cartelli riportano “non si affitta ai terroni”. Nel 1980 ritorna quindi in Svizzera con 2 figli e moglie al seguito.
Qui inizia la sua produzione artistica scrivendo canzoni che raccontano la sua vita di emigrante, e soprattutto le bellezze del proprio paese, San Lorenzo del Vallo. Fra le sue canzoni più belle ricordiamo “ Santulavrianzu”, “ Ma chi ma fatta fani”, “A Cancarejia” e “A ra forgia i Mastantoniu”.